10 punti raccolta differenziata a Brescia

21 Giugno 2025

Perché Brescia deve abbandonare i cassonetti: 10 punti chiave (con dati) per una raccolta porta a porta efficiente, equa e sostenibile

Abbiamo elaborato i principali punti per cui, dopo anni di studio, riteniamo chiave questo passaggio da effettuare in tempi brevi. Di seguito i vantaggi nel farlo e i rischi politici, economici e ambientali di non farlo, o di rimandare.

  • Brescia è ferma al 68,5% di raccolta differenziata (in calo), ben lontana dall’obiettivo regionale del 83,3% per il 2027 - spinto tra l’altro da Regione Lombardia, governata dal centro-destra
  • Brescia produce 517 kg di rifiuti urbani per abitante all’anno, peggio della media lombarda a 463 kg/abitante [Ispra 2022]
  • Aprica gestisce già il pap in altri comuni simili a Brescia, tra cui Bergamo
  • Il conferimento anonimo deresponsabilizza: più rifiuti, meno qualità della differenziazione.
  • Il sistema con calotta e tessera non ha retto: molto fuori cassonetto (una delle principali cause di lamentele del decoro), abbandoni, costi aggiuntivi.
  • Più cassonetti = meno spazio pubblico, più degrado, più pulizie straordinarie. Al contrario: trasformazione di ogni attuale spazio cassonetto in uno spazio parklet di aggregazione.
  • Tenere anche uno solo dei due cassonetti (indifferenziato o organico) in strada rende praticamente impossibile:
    • il passaggio alla tariffa puntuale (PAYT); se il cassonetto che resta è quello dell’umido il rischio che adottando il sacchetto a pagamento dell’indifferenziata è che ci finisca dentro l’indifferenziata
    • il miglioramento della qualità del differenziato;
    • la riduzione dei costi - seppur limitata, e in prospettiva - a carico dei cittadini.
  • Solo nel 2023, Brescia ha incenerito 32.000 tonnellate di indifferenziato → fino a 54.000 tonnellate di CO₂.
  • Aggiungendo scarti dei rifiuti differenziati e trasporti, il bilancio ambientale è insostenibile.
  • Il passaggio al porta a porta riduce i rifiuti prodotti e inceneriti → meno emissioni, più economia circolare.
  • Nei comuni limitrofi (Travagliato, Flero, Bagnolo Mella, Botticino) (60.775 abitanti) raccolta differenziata all'82,2%.
  • Raccolta dell’organico: 316 kg pro capite contro i 126 kg di Brescia.
  • Significa che 190 kg di rifiuto organico finiscono nel termoutilizzatore invece che essere compostati.
  • A Brescia buona parte dell’organico raccolto è contaminata e respinta dai centri di compostaggio.
  • Porta a porta = più controllo e più qualità → meno scarti, meno rifiuti da bruciare.
  • Mantenere un cassonetto per l’organico lascerebbe la pessima situazione di oggi, con in più la puzza e il peggioramento della qualità della FORSU.
  • Oggi la TARI è percepita come ingiusta: chi differenzia paga come chi non lo fa.
  • PAYT (Pay As You Throw) significa pagare in base ai rifiuti indifferenziati prodotti.
  • Con PAYT, più differenzi meno paghi: un incentivo concreto, non ideologico.
  • Lo switch si può far partire in 6 mesi e cominciare già entro fine 2026.
  • Treviso, Mantova, Parma, Trento, Milano: tutte hanno adottato modelli analoghi con successo. Per non parlare di quasi tutti i comuni dell’hinterland bresciano!
  • Le tecnologie e i modelli gestionali sono già disponibili. Serve solo la volontà politica.
  • Spariscono le micro-discariche attorno ai cassonetti e i conferimenti impropri nei cestini portarifiuti.
  • Aumenta il senso di ordine, la pulizia, la fiducia dei cittadini nel sistema - oltre a ridurre di molto le lamentele dei cittadini.
  • Ogni mese di rinvio significa più CO₂, più spese, meno fiducia nei cittadini.
  • Chi governa oggi ha l’occasione di mostrare coraggio e visione, evitando di lasciare in eredità un modello vecchio e fallimentare.

DATI da ISPRA 2023

Dati ISPRA rifiuti 2023

Situazione in 5 comuni vicino a Brescia, per un totale di 60.775 abitanti. 

Uno dei dati che più che emerge - aparte la % di differenziata media del 82,19% contro il 68,5% di Brescia - è anche la quantità di organico raccolto con il porta a porta. 316 kg contro i 126 kg di Brescia. La differenza di ben 190 kg è l'organico che finisce nell'indifferenziata e quindi nell'inceneritore.

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